giovedì 2 giugno 2011

Equitalia: il fallimento del sistema di riscossione delle tasse!


Pagare le tasse è un dovere civico. Tutti dobbiamo farlo nel rispetto dello stato e del proprio onore di onesti cittadini. Lo stato in cambio dovrebbe garantirci l’assistenza necessaria in caso di bisogno, dato che incrementiamo il suo budget. Peccato che, in caso di pericolo, nessuno venga a tenderci una mano.


Le ultime vicende che stanno mettendo in ginocchio la magnifica Sardegna e i suoi capaci imprenditori ci fanno comprendere che il disagio ha raggiunto un livello di insostenibilità sociale. Onesti cittadini, a causa di un momento fallimentare nella propria carriera lavorativa, rischiano di perdere ciò che hanno costruito con i sacrifici di una vita, la casa accogliente che hanno sudato mattone per mattone. Ci viene detto che le misure coercitive utilizzate da Equitalia vogliono sventare i casi di evasori fiscali abitudinari. E’ vero, gli imbroglioni esistono; i ricchi che non adempiono ai loro doveri persistono, ma non possono venir trattati alla stregua di onesti imprenditori o negozianti che si trovano semplicemente in un periodo di crisi lavorativa e necessitano un aiuto, non un macigno legato al collo per affondare prima!


E’ chiaro che il sistema è da rifare e nessuno ha, indubbiamente, la bacchetta magica per mettere a posto in breve tempo ciò che non ha mai funzionato per anni ed anni. Ma se continuiamo a fingere che tutto vada per il meglio, non si riuscirà mai ad uscire dal buco nero nel quale siamo caduti. La crisi economica dilaga e purtroppo la riscossione coattiva della tasse non ha creato danni solo a lavoratori in difficoltà della Sardegna, ma a migliaia di lavoratori in tutta Italia, da Nord a Sud.

Come può un’azienda già in declino e che non riesce a pagare le tasse annuali, riuscire a sostenere gli oneri delle more che Equitalia fiscalmente manda a scadenza inadempiuta? Significa condannare a morte l’imprenditoria italiana e rendere disoccupati tutti i dipedenti di aziende che stanno passando momenti bui e di difficoltà evidenti!

Forse un barlume di speranza arriva dalla politica. Il pdl ha annunciato una linea più morbida sul tema della riscossione delle tasse, con un nuovo provvedimento di legge che dovrebbe essere varato a giorni. Aumenterà, quindi, la flessibilità di pagamento per i lavoratori onesti che stanno semplicemente attraversando un periodo di ristrettezze economiche. Queste persone non vogliono evadere le tasse e sarebbero ben lieti di poter pagare, ma adeguando gli oneri alle loro reali possibilità economiche.

Inoltre, l’espropriazione di immobili non potrà avvenire per una soglia di evasione fiscale inferiore ai 20 mila euro ed in caso di pignoramento della prima casa, ci dovrà essere un lungo preavviso.

Ci auguriamo davvero che la situazione drammatica in cui riversa il mondo imprenditoriale oggi possa risollevarsi. Non permettiamo che un pensionato che ha dedicato la vita al lavoro possa perdere la sua casa arredata con amore; impediamo che imprenditori in crisi siano costretti a licenziare dipendenti, magari con figli a carico, per adempiere ad oneri fiscali gravosi, aggravati da more esorbitanti. Il sistema fiscale italiano deve essere cambiato, ora!

Fonte: www.donna10.it

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