venerdì 1 luglio 2011

Sospesa la raccolta dei rifiuti nei trentotto Comuni dell'Ato2

Verso una nuova emergenza igienico-sanitaria a Milazzo e Barcellona GAZZETTA DEL SUD - Barcellona - La raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in tutti i 38 Comuni dell'Ato Me 2 da oggi sono sospesi perché dalla Regione non è ancora arrivato il benestare per il prestito garantito che dovrà essere erogato dall'Unicredit a seguito della cessione del credito sulla futura e incerta riscossione delle bollette già emesse per la tariffa del 2010. I commissari liquidatori dell'Ato Me 2, Salvatore Re e Santi Gangemi, ieri non hanno avuto il via libera per prorogare l'affidamento provvisorio alle cinque ditte che hanno finora svolto il servizio. Da oggi tutti i lavoratori, circa 260 in forza alle imprese private, resteranno senza lavoro in quanto – in previsione della scadenza di ieri della gestione diretta da parte del Commissario straordinario per l'emergenza rifiuti – avevano già ricevuto le lettere di licenziamento. La situazione igienico sanitaria, come sempre in questi casi, è precipitata da ieri con un aumento considerevole di rifiuti in prossimità dei cassonetti che non vengono già svuotati da alcuni giorni. A pagare le conseguenze di questo stato di cose, sono sopratutto i Comuni maggiori di Barcellona, Milazzo e Patti. Da stamani si prevede un peggioramento delle situazione generale. Se dalla Regione neanche oggi dovessero arrivare notizie positive, si rischia – in prossimità del weekend – lo slittamento di una possibile soluzione alla vertenza alla prossima settimana con grave pregiudizio per il decoro urbano che sarà ulteriormente compromesso dalla nuova e cronica crisi igienico sanitaria. Disagi personale Tribunale«Aumentano le richieste di trasferimento del personale del tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto a causa dei comportamenti e delle scelte dirigenziali». Lo denuncia la Fp Cgil di Messina attraverso una nota della segreteria generale Clara Crocè e del responsabile di settore Giovanni Millimaggi inviata al Ministro della giustizia, Alfano, e al Capo dipartimento dell'Amministrazione giudiziaria con la quale – prosegue la nota – si sollecita urgentemente un'ispezione. «Non si comprendono i motivi per i quali il ministero non sia ancora intervenuto per accertare quanto stia accadendo negli uffici del Tribunale di Barcellona, e nelle sezioni distaccate di Milazzo e Lipari» scrivono Crocè e Millimaggi. I due sindacalisti ricordano «la grave carenza del personale in organico che costringe tutti i lavoratori a sostenere ritmi e carichi di lavoro massacranti» e lamentano «la incapacità della dirigente a relazionarsi con gli stessi dipendenti. Tanto è vero – conclude la nota sindacale – che la maggior parte di essi ha prodotto istanza di trasferimento». Abusivismo edilizioNove persone sono state denunciate dai carabinieri delle rispettive stazioni, tra Furnari e Falcone, per abusivismo edilizio. I militari dell'Arma delle stazioni di Furnari e di Falcone, hanno deferito alla Procura della Repubblica del Tribunale di Barcellona complessivamente nove persone, di cui non sono state riferite le generalità, in quanto ritenute responsabili di abusivismo edilizio. Dagli accertamenti eseguiti dagli inquirenti è infatti emerso che nel Comune di Furnari tre persone avrebbero eseguito dei lavori edili in assenza della prescritta concessione edilizia, realizzando su un fabbricato preesistente una tettoia con annesso un altro corpo di fabbrica nonché una piscina interrata annessa alla stessa struttura preesistente. Nel territorio del Comune di Falcone, invece, i carabinieri hanno accertato che sei persone avrebbero realizzato in assenza della prescritta concessione edilizia, su un fabbricato preesistente, un tetto di copertura nonché una veranda a piano terra, senza ottenere la prescritta autorizzazione edilizia dall'ufficio tecnico comunale. L'intervento dei carabinieri fa parte di una vasta operazione sul territorio che si avvale anche di rilievi aerofotogrammetrici e che proseguirà anche in altre località.

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