giovedì 2 giugno 2011

SICILIA: BOOM BABY-PENSIONI, REGIONE CORRE AI RIPARI CON UN DDL



(AGI) - Palermo, 2 giu. - Stop alle baby-pensioni in Sicilia. L'assessore per le Autonomie locali e la Funzione pubblica per la Regione siciliana, Caterina Chinnici, ha predisposto un disegno di legge, gia' inviato alla giunta per l'approvazione e il successivo invio all'Ars, con il quale vengono abrogate le norme che concedono ai dipendenti regionali, con soli 25 anni di contributi (20 per le donne) il diritto di usufruire di un sistema agevolato di pensionamento anticipato legato al grave stato di salute di un proprio familiare (genitore, coniuge o figlio). Il disegno di legge, quindi, adegua il sistema pensionistico dei dipendenti regionali a quello statale che limita il ricorso al pensionamento anticipato esclusivamente nell'ipotesi di grave stato di salute del dipendente stesso. Una stretta resa necessaria dopo il boom di baby-pensioni registrato negli ultimi anni: 580 i dipendenti che dal 2004 al 2006 hanno varcato la porta del pensionamento anticipato; ben 682 quelli che dal 2008 a oggi hanno ampliato il popolo della legge 104 e appesantito ulteriormente le casse regionali. Tra i casi piu' eclatanti quello di Pier Carmelo Russo, ex segretario generale della Presidenza della Regione, andato in pensione a 47 anni per accudire il papa' malato e subito dopo nominato assessore da Raffaele Lombardo. "La norma, che si e' resa necessaria a causa del considerevole aumento di casi di pensionamento anticipato registrato negli ultimi anni - spiega l'assessore Chinnici - consentira' di eliminare difformita' di trattamento tra pubblici dipendenti". Per accelerare i tempi di approvazione della norma, si sta valutando anche l'ipotesi, se ci saranno le condizioni, di poter presentare un emendamento direttamente in aula da inserire nella prima legge utile che verra' approvata

Elenco Altri Blog